Con la delibera 665/2017/R/IDR, l’Autorità ha approvato i criteri per la definizione dell’articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio idrico integrato, che gli Enti di governo dell’ambito, o gli altri soggetti competenti, sono tenuti a seguire per il riordino della struttura dei corrispettivi per gli utenti finali.
L’ambito del provvedimento è relativo all’articolazione tariffaria per l’utenza domestica, per gli usi diversi dal domestico e alla tariffa di collettamento e depurazione dei reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura. Ai fini della definizione dell’articolazione tariffaria, il TICSI con riferimento all’utenza domestica individua le seguenti sotto-tipologie d’uso:
- uso domestico residente, in applicazione della disciplina delle agevolazioni;
- uso condominiale, prevedendo comunque una progressiva separazione delle utenze sottostanti;
- uso domestico non residente.
In particolare con riferimento all’utenza domestica a decorrere dal 1 gennaio 2018 viene introdotto un criterio pro capite, in funzione del numero di componenti, per la determinazione dei corrispettivi tariffari.
Per tutti i clienti con usi diversi dal domestico è definita una articolazione tariffaria analoga a quella prevista per i clienti domestici, con l’esclusione delle agevolazioni per la fascia di consumo relativa ai primi mc consumati (valida solo per i clienti domestici residenti).
La delibera 665/2017/R/IDR considera, poi, la determinazione della tariffa di collettamento e depurazione dei reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura prevedendo una struttura trinomia uniforme per ATO, costituita da:
- una quota fissa (a copertura di alcuni oneri specificamente relativi all’utenza finale);
- una quota variabile (modulata sulla base di quattro inquinanti individuati come principali);
una quota capacità (determinata sulla base dei valori di concentrazione e di volume presenti negli atti di autorizzazione allo scarico).